Secondo l’Organizzazione mondiale del turismo, nel 2030 saranno oltre due miliardi le persone che viaggeranno: pressappoco un terzo della popolazione globale! Fin qui tutto bene. Cosa succede, però, se i flussi turistici si raccolgono all’unanimità nella stessa città e, per di più, durante la stessa settimana? in questo caso parliamo di overtourism, sovra-turismo, o ancora, turismo di massa.
Il sovra-turismo causa inquinamento, e devasta gli ecosistemi naturali. Gli esseri umani producono già in condizioni normali una quantità sconsiderata di rifiuti, è chiaro, dunque, che agglomerati di persone ammassate nello stesso posto e nello stesso momento minacciano seriamente l’ecosistema. Comunque, l’ambiente non è l’unica vittima dell’overtourism. Anche i residenti vengono pesantemente disturbati dal malsano affollamento di turisti.
Diversi sono gli effetti del sovraffollamento turistico sugli autoctoni. Stress e frustrazione sono sicuramente due di questi. Anche la persona più calma del mondo si agiterebbe se si ritrovasse, tutti i giorni, a dover lottare per farsi strada tra una folla di persone troppo impegnate a scattare fotografie standard con l’ormai famoso selfie-stick.
Tuttavia, non è unicamente di stress che volevamo parlavi. Spesso, gli abitanti del posto subiscono l’impatto dell’overtourism a tal punto da vedersi costretti a scappare dal luogo di residenza.
Questo fenomeno, è assolutamente da includere nella lista degli effetti spiacevoli del turismo di massa sui residenti.
Gli autoctoni si scontrano con l’aumento dei prezzi
Cosa spinge la popolazione locale a separarsi dalla loro città? prima di tutto, il folle aumento dei prezzi.
Quando una città diventa trendy, un bel po’ di persone mettono in atto una determinata manovra di speculazione. Primi tra tutti, i proprietari delle case: il costo di un affitto, con il brulicare di turisti, diventa praticamente insostenibile.
I commercianti, dal canto loro, vogliono approfittare della folla impazzita e quindi, anche loro, ingigantiscono il costo di quei prodotti e servizi che una volta erano accessibili a più o meno tutti. In alcuni casi, persino l’accesso agli spazi pubblici viene limitato attraverso l’introduzione di ticket di ingresso!
Probabilmente, i turisti possono permettersi di sostenere queste spese, visto che la loro istanza sarà temporanea e limitata nel tempo. Lo stesso discorso, però, non vale per gli autoctoni. Per questi ultimi, l’aumento dei prezzi è un incubo ricorrente che non dà tregua. Si tratta, nel loro caso, di un severo mutamento degli standard qualitativi, che diventano impraticabili per alcuni e sconvenienti per altri.
Insomma, uno degli effetti dell’overtourism sugli abitanti è la gentrification. Questo termine del XXI secolo fa riferimento al fenomeno di imborghesimento di quelle aree urbane che una volta erano navigate maggiormente dalla classe lavoratrice.
La perdita d’identificazione con il luogo di residenza
Non dimentichiamo il risvolto culturale della gentrificazione. La popolazione locale si vede, di frequente, tagliata fuori dalla città non soltanto a causa dell’aumento dei prezzi causato dalla “turistificazione” dei quartieri, ma anche perché non riesce più a empatizzare con essa. Detto diversamente, gli abitanti della città turistificata non ne riconoscono più le bellezze e l’autenticità.
Questo perché molti luoghi che vengono presi d’assalto dai turisti si trasformano in lunapark messi in piedi apposta per trarre profitto dall’attività turistica. Alcuni potrebbero obiettare che non vi è nulla di male in tutto questo, ma siamo sicuri che molti altri non sopportano vedere l’immagine identitaria ormai sbiadita di un luogo che era caratterizzato, una volta, da contorni ben definiti.
L’overtourism può provocare l’allontanamento della popolazione locale dal loro habitat naturale. La vita diventa più costosa e artificiale. A lungo andare, si osserva il cambiamento del volto di quei luoghi che non dovrebbero mai cambiare, quei gioielli urbani o naturalistici che, sorprendentemente, facevano, prima di essere sporcati, ancora fede alla loro identità originale e originaria. È giusto perdere tale ricchezza a causa del profitto economico che segue le orme dei flussi straripanti di turisti?